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Ogni lavoro comporta un certo grado di rischio per quanto riguarda i possibili pericoli che si possono incontrare durante lo svolgimento delle proprie mansioni. È necessario quindi disporre di adeguati
DPI in modo da evitare infortuni indesiderati. Una delle parti del corpo che maggiormente viene esposta ai pericoli lavorativi è la mano e con la finalità di proteggerla da danneggiamenti lievi o importanti sono stati creati differenti tipologie di guanti antinfortunistici. Vediamo insieme le differenze ed i campi di utilizzo di questi dispositivi per la protezione individuale.
Guanti antinfortunistici: le categorie
Per distinguere il livello di protezione garantito dai
guanti antinfortunistici la direttiva 89/656/CEE definisce una suddivisione di questi in tre categorie distinte:
● Categoria I per rischi minori
● Categoria II per rischi intermedi
● Categoria II per rischi potenzialmente mortali o irreversibili
La prima comprende tutte quelle situazioni nel quale possono riscontrarsi pericoli ma di bassa entità e facilmente individuabili, come nel caso di mansioni di giardinaggio. In questo caso i guanti possono essere certificati direttamente dal produttore.
Il secondo gruppo fa riferimento a dispositivi impiegati in ambienti a medio rischio e che devono essere resistenti all’abrasione, al taglio e alla perforazione. Vengono infatti utilizzati in contesti nel quale vengono maneggiati strumenti taglienti e più pericolosi. La certificazione deve provenire da organismi di controllo esterni ai produttori e autorizzati.
L’ultima categoria è quella riservata ai guanti antinfortunistici specifici per i livelli di rischio elevati e che potrebbero mettere in serio pericolo l’
incolumità del lavoratore. Anche in questo caso è indispensabile una certificazione proveniente da un ente esterno a quello di produzione.
Per questa categoria è inoltre sempre richiesta la marcatura CE.
Guanti antinfortunistici: le tipologie
Una ulteriore divisione possibile per comprendere integralmente le caratteristiche dei guanti antinfortunistici è quella basata sulle tipologie di lavori che possono essere compiuti durante il loro utilizzo. In base a questo vediamo la differenziazioni in guanti di protezione:
● contro il rischio meccanico
● contro il rischio termico
● contro il rischio chimico
● contro le radiazioni e la contaminazione radioattiva
● isolanti
● contro l’uso di seghe elettriche
A loro volta, ognuno di questi si divide in altrettanti sottogruppi per quanto riguarda la protezione che possono garantire. Se prendiamo ad esempio il rischio meccanico, vedremo guanti antinfortunistici resistenti al taglio, allo strappo, alla perforazione e all’abrasione,
ognuno con una scala di resistenza da 0 a 4 o da 0 a 5 per indicare il livello di sicurezza del dispositivo. In questo modo potrà essere subito identificabile il guanto più adatto ad una specifica circostanza.
Per ulteriori approfondimenti
leggete anche questo articolo.
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Materiali dei guanti da lavoro
I guanti da lavoro possono essere realizzati in diversi materiali a seconda della protezione che devono garantire. Tra quelli più utilizzati troviamo:
● guanti in pelle
● guanti in nitrile
La pelle crea un’ottima barriera che protegge dal rischio meccanico e dal freddo. I guanti da lavoro prodotti con questo materiale offrono un adeguato isolamento termico nelle stagioni più fredde.
Il nitrile è molto utilizzato nella produzione di guanti perché permette di avere DPI leggeri che possono essere utilizzati anche per i lavori di hobbistica. Solitamente è unito al nylon che garantisce un certo
grado di traspirabilità. Questo materiale garantisce un’ottima presa, è antigraffio e impermeabile. È importante ricordare che questa tipologia di guanto è più adatta a lavori con basso rischio di infortunio. Per una maggiore protezione si può optare per altri materiali come il kevlar, tra i più usati per la creazione di guanti da lavoro antitaglio e per livelli di protezione da 3 a 5. Il kevlar è indicato come barriera contro i rischi chimici ed è altamente impermeabile e anticalore. Esistono poi diverse tipologie di tessuto che garantiscono maneggevolezza degli attrezzi e allo stesso tempo proteggono dal freddo convettivo e da quello di contatto. Per la scelta dei guanti da lavoro più adatti a voi è necessario sapere i rischi che potete incontrare. In questo modo potete scegliere la massima protezione in base alle mansioni che svolgete.
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Articolo scritto da: PROTEGGI