Le mani sono sicuramente tra le parti più esposte a rischi e pericoli durante le varie mansioni lavorative, dalle più semplici alle più complesse. Proteggere le mani con DPI adeguati è quindi fondamentale, garantendo così la massima sicurezza possibile e, nello stesso tempo, anche comodità e agio in tutti i movimenti.
La direttiva 89/656/CEE ha diviso in tre categorie i guanti antinfortunistici: CAT.1 rischi minori – proteggono da pericoli non eccessivi, sono molto semplici e possono essere certificati direttamente dai produttori (ambito lavorativo casalingo ad esempio); CAT.2 rischi intermedi – devono resistere all'abrasione, alla perforazione e al taglio, la certificazione è effettuata da organismi di controllo autorizzati indipendenti (utilizzo: manipolazione di oggetti pericolosi e taglienti); CAT.3 rischi mortali o irreversibili – hanno la funzioni di proteggere le mani dai più alti livelli di rischio come quelli chimici, devono essere sottoposti a prove e certificati da organismi certificati indipendenti, il codice del controllore deve figurare sul guanto antinfortunistico accanto alla marcatura CE.
I guanti antinfortunistici devono proteggere da rischi:
- di natura meccanica (pittogramma A abrasione, B taglio da lama, C strappo, D perforazione), Standard EN 388:2008
- di natura chimica: capacità di penetrazione e di permeazione agli agenti chimici (indicati con il corrispondente pittogramma), Standard EN 74:2003
- di natura termica: resistenza al calore e/ alla fiamma (punteggio da 0 a 4 per A infiammabilità - B calore da contatto – C calore convettivo – D calore radiante – E piccoli spruzzi di metallo fuso – F grandi spruzzi di metallo fuso), Standard EN 407:2008
- di natura termica: protezione contro il freddo (punteggio da 0 a 4 per A freddo convettivo – B freddo da contatto – C impermeabilità all'acqua), Standard EN 511:1994.